Le tecniche anestesiologiche stanno facendo passi avanti sempre più significativi ed anche interventi che solo qualche anno fa richiedevano un'anestesia totale possono oggi essere effettuati con strategie meno invasive, addirittura a "paziente sveglio". Un'importante riprova di questo sviluppo dell'anestesiologia viene da Torino: per la prima volta in Italia, all'ospedale Molinette, una persona è stata sottoposta a trapianto di rene con una combinazione di anestesia peridurale e spinale. Ovvero senza ricorrere all'anestesia generale. Il paziente ha trentotto anni e proviene da Napoli: soffre di sindrome di Alport e soprattutto non era in grado di sopportare l'impatto dell'anestesia generale per la presenza di insufficienza respiratoria grave. Per questo motivo è stata utilizzata per la prima volta la tecnica dell'anestesia combinata peridurale e spinale in modo da ridurre al minimo i rischi e non avere necessità di rianimazione post operatoria. Dal punto di vista del malato, la strategia anestesiologica si è rivelata davvero vincente, tanto da fargli ricordare come è stato in costante contatto con i medici nel corso dell'operazione, parlando anche di calcio.
Fonte: edott.it